Cesare insegue i nemici in fuga

Testo

Ea re constituta, secunda vigilia magno cum, strepitu ac tumultu castris egressi nullo certo ordine neque imperio, cum sibi quisque primum itineris locum peteret et domum pervenire properaret, fecerunt ut consimilis fugae profectio videretur. Hac re statim Caesar per speculatores cognita insidias veritus exercitum equitatumque castris continuit. Prima luce, confirmata re ab exploratoribus, omnem equitatum, qui novissimum agmen moraretur, praemisit. His Q. Pedium et L. Aurunculeium Cottam legatos praefecit; T. Labienum legatum cum legionibus tribus subsequi iussus est.

Hi novissimos adorti et multa milia passuum prosecuti magnam multitudinem eorum fugientium conciderunt, cum ab extremo agmine, ad quod ventum erat, consisterent fortiterque impetum nostrorum militum sustinerent, priores exaudito clamore perturbatis ordinibus omnes in fuga sibi praesidium ponerent. Ita sine ullo periculo tantam eorum multitudinem nostri interfecerunt quantum fuit diei spatium; sub occasum solis sequi destiterunt seque in castra, ut erat imperatum, receperunt.

Traduzione

Stabilita questa cosa, nella seconda veglia, I belgi lasciarono l’accampamento con grande clamore e tumulto senza alcun ordine e comando certo, ognuno chiese quale fosse la prima occasione per partire e si affrettava a tornare a casa, fecero si che la partenza sembrasse simile a una fuga. Cesare avendo conosciuta questa cosa attraverso delle spie e temendo insidie, tenne a freno l’esercito e la cavalleria nell’accampamento. Essendo confermata la cosa, all’alba, dagli esploratori, mandò avanti tutta la cavalleria affinchè fermasse la retroguardia. Mise a capo di questi i legati Pedio e Cotta; fu ordinato al legato Labieno di seguirli con tre legioni.

Questi avendo fermato gli ultimi e proseguendo per molte miglia, massacrarono la maggior parte di quelli che fuggivano, fermendosi alla retroguardia presso cui era giunto e sostenendo con vigore l’impeto dei nostri soldati, i primi udito il clamore, tutti con ordini confusi, posero la propria salvezza nella fuga. Così i nostri senza alcun rischio annientarono la loro così grande schiera, per la durata del giorno, rinunciarono sotto il tramonto del sole, e si ritirano nell’accampamento, come era stato ordinato