Le navi dei treviri e quelle dei romani

Testo

Treverorum naves ad hunc modum factae armataeque erant:carinae aliquanto planiores quam nostrarum navium, quo facilius vada ac decessum aestus excipere possent. prorae admodum erectae erant atque item puppes,ad magnitudinem fluctuum tempestatumque optiores et adcommodatiores. naves totas exstruunt barbari ex robore,ut quidquid periculum ac maris contumeliam tolerant:transtra.refecta ex pedalibus tradibus; sunt confixa clavis ferreis crassitudine(=spessore) digiti pollicis;ancorae pro funibus ferreis catenis sunt revinctae.

Pro velis habent pelles alutasque tenuiter confectas sive propter lini inopiam atque eius usus inscientiam sive – quod est magis veri simile – quod existimant tanta onera navium regi non posse velis ob tantas tempes-tates Oceani tantosque impetus ventorum. Neque enim his navibus nostrae rostro nocere poterant neque propter altitudinem facile telum adigebatur, et eàdem de causa minus commode copulis continebantur.

Traduzione

Le navi dei Treviri erano state fatte e armate in questa maniera: le chiglie alquanto più piatte di quelle delle nostre navi, affinchè con le quali potessero superare zone pericolose e riflussi. Le prue erano erette del tutto e così anche le poppe, più idonee e meglio preparate per la grandezza delle onde e delle tempeste. I barbari costruivano tutte le navi di rovere, affinchè sopportassero qualunque pericolo e offesa del mare. Le traverse, ricavate da travi larghe quanto un piede, erano fissate con chiodi di ferro delle dimensioni di un pollice. Le ancore erano assicurate non da corde, da catene di ferro.

Come vele hanno pelli e cuoi morbidi, utilizzati a causa della scarsezza di lino e per l’inesperienza del suo utilizzo, o ciò è piuttosto verosimile, poiché ritenevano che navi di tale peso non potevano essere rette con le vale a causa delle grandi tempeste dell’Oceano e l’impeto così grande dei venti. Infatti ne avevano potuto recar danno al nostro rostro con queste navi e ne era colpita facilmente a causa dell’altezza del giavellotto

3 thoughts to “Le navi dei treviri e quelle dei romani”

  1. perdonami, non so neanche chi sei, ma dall'alto della tua esperienza latina millenaria ti sembra che la traduzione sopra sia corretta?? "Infatti ne avevano potuto recar danno al nostro rostro con queste navi e ne era colpita facilmente a causa dell'altezza del giavellotto"ci sono più errori in questa sola frase che in tutte le traduzioni di recupero che ho corretto oggi…. "nello difficile studio delle lingue classiche" chi incappa qui non lo mette certo in quel posto agli insegnanti…. :(((

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