La provvidenza parla agli uomini

Testo

Vobis dedi bona certa mansura, quanto magis versaverit aliquis et undique inspexerit, meliora maioraque; permisi vobis metuenda contemnere, cupiditates fastidire; non fulgetis extrinsecus, bona vestra introrsus obversa sunt. Sic mundus exteriora contempsit spectaculo sui laetus. Intus omne posui bonum; non egere felicitate felicitas vestra est. “At multa incidunt tristia horrenda, dura toleratu.” Quia non poteram vos istis subducere, animos vestros adversus omnia armavi: ferte fortiter. Hoc est quo deum antecedatis: ille extra patientiam malorum est, vos supra patientiam.

Contemnite paupertatem: nemo tam pauper vivit quam natus est. Contemnite dolorem: aut solvetur aut solvet. Contemnite mortem: quae vos aut finit aut transfert. Contemnite fortunam: nullum illi telum quo feriret animum dedi. Ante omnia cavi ne quis vos teneret invitos; patet exitus: si pugnare non vultis, licet fugere. Ideo ex omnibus rebus quas esse vobis necessarias volui nihil feci facilius quam mori.

Traduzione

Ho dato a voi beni certi, fatti per rimanere, in quanto più qualcuno li gira e da ogni parte li osserva, più sono migliori e maggiori, vi permisi di disprezzare le cose da temere, disdegnare le cupidigie, non brillate da fuori, o vostri pregi sono osservati all’interno. Dentro tutti ho riposto il buono, la vostra felicità è il non aver bisogno di felicità. Ma molti sono i mali che colpiscono dolorosi, terribili, duri per tollerarli. Io, poiché non potevo privare voi di questi, vi ho armato contro tutte le cose. In questo voi superate il Dio: lui è al di fuori della sopportazione del male voi sopra la sopportazione.

Non temete la povertà: nessuno vive così povero come è nato, Non temete il dolore: o si indebolirà o vi indebolirà. Non temete la morte: la quale vi finisce o vi trasforma. Non temete la fortuna: non gli ho donato alcuna arma che può ferire l’animo. Prima di tutto mi assicurai che nessuno vi fermasse controvoglia, è aperta la porta: se non volete combattere, è lecito fuggire. Per questo motivo da tutte le cose che ho voluto che fossero necessarie per voi niente feci più facile di morire.

2 thoughts to “La provvidenza parla agli uomini”

  1. Il brano è di Seneca, dal "De Providentia". La traduzione contiene svariate improprietà. Ecco una traduzione più corretta.Ho dato a voi beni certi, destinati a rimanere, tanto migliori e maggiori quanto più qualcuno li rivolge e da ogni parte li osserva; vi ho permesso di disprezzare le cose da temere, di disdegnare le cupidigie; non brillate esteriormente, i vostri pregi sono rivolti all'interiorità. Analogamente, l'universo ha disprezzato le cose esterne, pago della propria contemplazione. Nell'interiorità ho riposto ogni bene: la vostra felicità è il non aver bisogno di felicità. “Ma molti mali terribili incombono, difficili da tollerare”. Poiché non potevo privarvi di questi, ho armato il vostro animo contro tutte le avversità: sopportate con forza. Questo è ciò in cui superate il Dio: lui è al di fuori della sopportazione dei mali, voi al di sopra della sopportazione. Non temete la povertà: nessuno vive così povero come è nato. Non temete il dolore: o si dissolverà, o vi dissolverà. Non temete la morte: la quale vi finisce o vi trasforma. Non temete la fortuna: non le ho dato nulla con cui possa ferire l'animo.

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