Il cavallo e Il cinghiale

Testo

Equus in vado bibebat. Venit aper et in vadum intrat aquamque agitat. Equus cum apro litigat, sed frusta:aquam magna cum insolentia aper turbat. Tum equus iratus agricolam vocat et eius auxilium petit; Statim agricola equum consendit atque aprum telis necat. Postea aprum in equi dorso ponit et dicit:”laetus sum quod auxilium meum petivisti: nam miram praedam nunc habeo et etiam novum servum”. Et equum frenis et habenis alligat. Tum maestus equus dicit:”Parvam vindictam stultus petebam: posthac non liber, sed servus semper ero”.

Traduzione

Un cavallo beveva nella secca. Venne un cinghiale, entra nella secca e agita l’acqua. Il cavallo litiga con il cinghiale, ma invano: il cinghiale turba l’acqua con grande insolenza. Allora il cavallo irato chiama il contadino e chiede il suo aiuto; Subito il contadino si siede sul cavallo e con frecce uccide il cinghiale. In seguito pone il cinghiale sul dorso del cavallo e dice:”Sono lieto che tu abbia chiesto il mio aiuto; infatti ora ho una meravigliosa preda e anche un nuovo servo”. E lega il cavallo con briglie e morsi. Allora il cavallo, mestamente, dice:”Chiedevo, me stolto, una piccola vendetta: Dopo non sarò libero ma sempre servo”.