Fondazione di Roma

Testo

Romanum imperium, quod amplissimum omnium in universo orbe esse videtur, a Romulo exordium habet, qui Rheae Silviae et Martis filius cum Remo fratre uno partu genitus esse fertur. Inde traditum est eum, cum adolevisset et inter pastores latrocinaretur, decimo octavo anno aetatis suae urbem exiguam in Palatino monte constituisse. Cum autem hanc condidisset, quae Roma appellata est ex nomine suo, haec fere egit: multitudinem hominum, qui viciniam incolebant, in civitatem recepit, centum ex senioribus legit, qui sapientissimi videbantur, ut eorum consilium in omnibus rebus sequeretur, qui propter senectutem senatores appellati sunt. Tricesimo septimo anno regni sui, cum subita tempestas orta esset nec ipse in media tempestate amplius comparuisset, in caelum ascendisse creditus est et deus consecratus.

Traduzione

L’impero romano che appare il più grande di tutti nell’intero mondo, ha principio da Romolo, che si dice figlio di Marte e di Rea Silvia nato con il fratello Remo da un solo parto. Si racconta poi che egli, quando divenne adolescente e si dette al brigantaggio fra i pastori, all’età di diciotto anni fondasse una modesta città sul monte Palatino. Quando poi ebbe fondato quella che venne chiamata Roma dal suo nome, fece all’incirca queste cose: accolse nella città un gran numero di uomini che abitavano nelle vicinanze, (ne) scelse cento tra i più anziani, che sembravano i più saggi, per seguire il loro parere in ogni cosa, e che per la vecchiaia vennero chiamati senatori. Nel trentasettesimo anno del suo regno, essendo scoppiata una improvvisa tempesta, e non essendo egli più comparso in mezzo alla tempesta, si credette  fosse asceso in cielo e venne divinizzato.