Un asino maldestro

Testo

Agricola avarus asinum impigrum et lepidum catulum habebat. Asinus in rusticis ac domesticis curis operam dabat: aratrum trahere, molam in pistrino versare, graves sarcinas portare debebat; sed nulla a domino gratia (gratitudine) ei (gli) praestabatur. Catulus, contra, quia a domino diligebatur, vitam in otio degebat et magna cibi copia alebatur. Miser asinus, dum vitam suam cum catulo comparat, stultum consilium capit et gratiam domini comparare blanditiis statuit. Quare, ubi dominus venit, caudam festive agitare incipit et, illepide saltans (saltando goffamente), ungulas suas super domini humerum imponit, ut (come) catulus facere solebat. At agricola timore magno perterretur et servos suos in auxilium vocat. Sic stultus asinus vi (con la forza) trahitur et baculis verberatur.

Traduzione

Un contadino avaro aveva un asino laborioso ed un grazioso cagnolino. L’asino forniva il suo lavoro nelle faccende dei campi e domestiche: doveva tirare l’aratro, girare la mola nel mulino, portare pesanti carichi; ma nessuna gratitudine gli veniva concessa. Invece il cagnolino poiché era preferito dal padrone, conduceva la sua vita nell’ozio e si nutriva con gran quantità di cibo. Il povero asino, mentre paragona la sua vita con il cagnolino, prende una decisione stupida e guadagnare la gratitudine del padrone con i vezzeggiamenti. Per cui, quando viene il padrone, comincia ad agitare festosamente la coda e saltando goffamente pone i suoi zoccoli sulle spalle del padrone, come soleva fare il cagnolino. Ma il contadino viene atterrito dalla grande paura e chiama i suoi servi in aiuto. Così lo stolto asino viene tirato via con la forza e colpito con bastoni.