Peregrinazioni di Ulisse

Testo

Post Troiae excidium viginti (venti) annos erravit per fluctus maris Ulixes cum parva manu fidelium comitum. Primum ex portu Troiae in Thraciam venit, ubi Polymnestor, rex immanis crudelitatis et avaritiae, bellicosis tribubus regnabat. Ob tantae saevitiae metum regionem cito reliquit ut alias terras peteret (cercare).

Cum in Africam pervenit, Lothophagorum vastos specus vidit, ubi (dove) incolae comitibus eius fructus loti dederunt ut patriae et domorum suarum memoria ex eorum mentibus excederet. Ulixes tamen perniciosos eorum fructus non gustavit, sed, territus (terrorizzato), fugit et Siciliam felici cursu attigit. Ibi magnam copiam fructuum repperit, sed gustare non potuit. Nam in specubus insulae Cyclopes vivebant, unum oculum in fronte habentes et carnem advenarum vorantes. Ob metum tantae feritatis Ulixes et socii eius ex insula fugerunt.

Traduzione

Dopo la strage di Troia Ulisse, con una piccola schiera di fedeli compagni, vagò tra i flutti del mare per venti anni (1). Per prima cosa dal porto di Troia venne in Tracia, dove Polinestore, re di immane crudeltà ed avarizia, regnava su tribù bellicose. Per timore di tanta ferocia presto lasciò la regione  per cercare altre terre.

Quando arrivò in Africa, vide le vaste caverne dei Lotofagi, dove gli abitanti diedero ai suoi compagni i frutti del loto perché il ricordo della patria e delle loro case  fuggisse dalle loro menti. Ulisse, tuttavia non gustò i loro frutti pericolosi, ma fuggì terrorizzato e con un viaggio sereno sbarcò in Sicilia. Qui trovò una gran quantità di frutti, ma non poté gustar(li). Infatti nelle caverne dell’isola vivevano i Ciclopi, che avevano un solo occhio in fronte e divoravano la carne degli stranieri. Per paura di tanta barbarie Ulisse ed i suoi compagni fuggirono dall’isola.

(1) (nota del trad.: Non è esatto: Ulisse vagò per 10 anni + 10 trascorsi nell’assedio di Troia =20 anni, età di Telemaco al suo rientro ad Itaca)