Un ex scrivano che si fa rispettare

Testo

Cneius Flavius, libertino patre natus, dicitur scribae officium aedili curuli praestitisse. Eo tempore aediles curules subrogati sunt et Flavius aedilis curulis renuntiatus est. At magistratus, qui tum comitiis praeerat, negat accipere neque sibi placere eum, qui scriba fuisset, aedilem fieri. Cneius Flavius tunc dicitur officio scribae sese abdicasse et statim aedilis curulis creatus esse.

Idem dicitur venisse ad collegam aegrotum ut eum viseret et, in conclavi, quo introivit, complures nobiles adulescentes invenisse sedentes. Hos, contemnentes eum, traditum est noluisse adsurgere ne viderentur hominem plebeium et libertino patre natum honorare. Cneius Flavius aedilis adrisit, sellam curulem, quae insigne eius dignitatis erat, iussit sibi adferri, eam in medio limine adposuit ne quis illorum exire posset ut omnes inviti viderent sese in sella curuli sedentem.

Traduzione

Gneo Flavio, nato da padre figlio di liberto, si dice avesse svolto il lavoro di scrivano presso un Edile curule. A quel tempo furono eletti gli edili curuli e Flavio venne nominato edile curule. Ma il magistrato, che a quel tempo presiedeva ai comizi, dice di non accettarlo e che non gli piace che chi era stato scrivano divenisse edile. Si dice che allora Gneo Flavius rinunziasse al lavoro di scrivano ed immediatamente venisse nominato edile curule.

Si dice che egli andasse da un collega malato per visitarlo e nella camera da letto, nella quale entrò, trovasse seduti parecchi giovani nobili. Si racconta che questi, disprezzandolo, non volessero alzarsi perché non gli sembrava giusto onorare un plebeo nato da padre figlio di liberto. L’edile Gneo Flavio sorrise, ordinò di portargli la la sedia curule che era la caratteristica della sua carica, la pose a mezzo della soglia in modo che nessuno di loro potesse uscire affinché tutti malvolentieri lo vedessero seduto su una sedia curule.