Testo

Lacedaemonii primi, experimenta pugnarum colligentes, artem proeliorum scripsisse dicuntur usque eo (sino al punto) ut rem militarem (l’esercizio  delle armi) ad disciplinam et scientiam revocaverint ac magistros armorum, quos “tacticos” appellaverunt, iuventutem suam usum varietatemque pugnandi docere iusserint. Quantum autem in proeliis profecerint Lacedaemonii Xanthippi declarat exemplum, qui bello Punico primo Atilium Regulum Romanumque exercitum, cum auxilium Carthaginiensibus arte sua ferret, cepit ac domuit unoque congressu triumphans omne bellum confecit.

Ipse Hannibal, Italiam petiturus, a Lacedaemoniis petivit magistrum qui suos armorum usum doceret. Nec huius rei eum paenituit: nam eius monitibus tot consules tantasque legiones, inferior numero ac viribus, saepe vicit. Ergo qui desiderat pacem, praeparet bellum. Qui victoriam cupit, milites diligenter arte militari imbuat. Qui secundos optat eventus, dimicet arte non casu. Nemo provocare, nemo audet offendere quem intelligit superiorem esse.

Traduzione

Sembra che gli Spartani per primi, raccogliendo gli esempi delle battaglie, descrivessero l’arte dei combattimenti fino al punto che portarono l’esercizio delle armi a oggetto di studio e scienza, e ordinarono ai maestri d’arme, che definirono “tattici” di insegnare alla loro gioventù l’uso e la varietà del combattere. Quanto poi abbiano avuto successo gli Spartani lo dimostra l’esempio di Santippo che, nella prima guerra Punica, avendo portato aiuto ai Cartaginesi con la sua arte, catturò e sottomise Attilio Regolo e l’esercito Romano e avendo successo in una sola battaglia vinse tutta la guerra.

Lo stesso Annibale in procinto di attaccare l’Italia, chiese agli Spartani un maestro che insegnasse ai suoi l’uso delle armi. Né si pentì di questa cosa: infatti con i suoi consigli, pur inferiore per numero ed uomini, spesso batté tanti consoli e cosi numerose legioni. Quindi chi desidera la pace, prepari la guerra. Chi desidera la vittoria, addestri con diligenza i soldati all’arte militare. Chi desidera eventi favorevoli combatta con arte, non a casaccio. Nessuno osa provocare, nessuno osa offendere colui che comprende essere superiore.