La prima guerra punica

Testo

Quinto anno primi belli Punici primum Romani in mari dimicaverunt. Consul Duilius, cum conflixisset cum Carthaginiensibus navali proelio, multas naves cepit vel mersit; plurimos hostes cepit vel occidit. Deinde Marcus Atilius Regulus, Romanorum consul, cum ad Africam navigavisset, usque ad Carthaginem urbem processit et longa serie proeliorum Afros profligavit. Tunc Poeni Lacedaemoniorum auxilium petiverunt. Xantippus, Lacedaemoniorum dux, rei militaris admodum peritus, cum in Africam venisset, Regulum in acie vicit et eum (lo) in catenas coniecit. Non tamen Romani animo defecerunt (si perdettero d’animo), quia res adversae essent. Deinde fortuna rebus Romanis secunda fuit et, cum Caius Lutatius in pugna navali apud Lilybaeum, Siciliae promunturium, Carthaginiensium classem superavit, Poeni ut pacem a Romanis impetrarent, captivos sine pretio reddere debuerunt.

Traduzione

Nel quinto anno della prima guerra punica i Romani combatterono in mare per la prima volta. Il console Duilio, quando si scontrò con i cartaginesi in battaglia navale catturò o affondò molte navi; catturò o uccise moltissimi nemici. In seguito Marco Attilio Regolo, console dei romani, avendo navigato verso l’Africa, proseguì fino alla città di Cartagine e sconfisse gli africani in una lunga successione di battaglie. Allora i Fenici chiesero aiuto agli Spartani. Santippo, condottiero dei Lacedemoni, oltremodo esperto nell’arte militare, appena giunse in Africa, sconfisse Regolo in battaglia e lo gettò in catene. Tuttavia i Romani non si perdettero d’animo, perché gli avvenimenti erano contrari. In seguito la fortuna fu favorevole alle cose romane e, quando Caio Lutazio sconfisse in battaglia navale la flotta dei Cartaginesi presso il Lilibeo, promontorio della Sicilia, i Fenici per ottenere la pace dai Romani, dovettero restituire i prigionieri senza riscatto.