Un re malvagio e incapace

Testo

In Aegypto, mortuo rege, fratri eius Ptolemaeo, qui Cyrenis regnabat, per legatos regnum et uxor Cleopatra regina defertur. Cum igitur Ptolemaeus sibi persuasisset se sine certamine fraternum regnum accepisse quod fratris filio, puero paucorum annorum, debebatur, statim, ubi Alexandriam ingressus est, fautores pueri trucidari iussit; ipsum quoque puerum die nuptiarum, quibus matrem eius Cleopatram in matrimonium recipiebat, in complexu matris interficit. Postea non mitior in populares, qui eum in regnum vocaverant, fuit: itaque mercennariis militibus licentia necandi data, omnia sanguine quotidie manabant.

Quibus rebus territus, populus in alias regiones labitur (emigra poco alla volta) patriamque relinquit. Solus igitur in tanta urbe cum suis relictus, Ptolemaeus, cum videret se esse regem non hominum sed vacuarum domuum, edicto peregrinos invitat. Quibus confluentibus, obviam legatis Romanorum, qui ad inspicienda sociorum regna veniebant, procedit. Sed quam cruentus civibus, tam ridiculus Romanis fuit. Erat enim vultus deformis et staturae brevis et, sagina ventris, non homini similis, sed beluae. Post discessum legatorum, iam etiam peregrino populo invisus, cum uxore, metu insidiarum, tacitus in exsilium proficiscitur.  (da Giustino)

Traduzione

In Egitto, morto il re, tramite ambasciatori venne offerto il regno ed in moglie la regina Cleopatra a suo fratello Tolomeo, che regnava a Cirene. Poiché allora Tolomeo si convinse a prendere senza conflitto il regno del fratello che era dovuto al figlio del fratello, bambino di pochi anni, subito, appena entrato in Alessandria, ordinò di uccidere tutti i sostenitori del fanciullo; uccise lo stesso bimbo abbracciato alla madre nel giorno delle nozze con le quali riceveva in matrimonio la madre di lui Cleopatra. In seguito non fu più mite verso la gente del posto, che (pure) lo avevano chiamato nel regno: quindi data licenza di uccidere ai soldati mercenari, ogni giorno scorreva sangue.

Spaventato da queste cose, il popolo emigra poco alla volta in altre regioni ed abbandona la patria. Lasciato solo con i suoi in una città così grande, Tolomeo, quando si rese conto di essere re non di uomini ma di abitazioni vuote, con un editto invitò gli stranieri. Mentre quelli affluivano, si diresse incontro agli ambasciatori romani che venivano per osservare i regni degli alleati. Ma per quanto fu sanguinario per i cittadini tanto ridicolo fu per i Romani. Infatti era deforme in volto  e basso di statura e per la pinguedine del ventre non simile ad un uomo ma ad una bestia. Dopo la partenza degli ambasciatori, ormai odiato anche dal popolo straniero, per timore di un agguato, partì con la moglie, in silenzio, per l’esilio.