Triste fine di Focione ateniese

Phocion Atheniensis, accusatus proditionis quod Piraeum Macedonibus prodidisset (avrebbe consegnato) Athenas deductus est ut ibi de eo fieret iudicium. Huc ut perventum est, cum propter aetatem pedibus non valeret vehiculoque portaretur, magnus concursus multitudinis factus est. Nam alii, reminiscentes veteris famae, aetatis miserebantur, plurimi vero ei irascebantur propter proditionis suspicionem, maximeque quod optimatium partibus faverat. Qua re ne sui defendendi quidem ei data est facultas. Inde, capitis damnatus, traditus est undecim viris, quibus ad supplicium damnati Athenis tradi solent. Cum ad mortem duceretur, ei obvius fuit Euphiletus, cui familiarissimus erat, qui cum lacrimans dixisset: “O quam indigna perpeteris, Phocion” ei respondit ille: “At non inopinata! Hunc enim exitum – tibi persuade – plerique clari viri habuerunt Athenienses!” In hunc tantum fuit odium multitudinis ut nemini civium persuaderi potuerit ut eum sepeliret. Itaque a servis noctu sepultus est.

da Cornelio Nepote

Traduzione

Focione Ateniese, accusato di tradimento perché avrebbe consegnato Atene ai Macedoni, fu portato dove gli sarebbe stato fatto il processo. Per giungere in quel luogo, poiché per l’età non ce la faceva a piedi e veniva portato con un carro, si creò un grande assembramento di folla. Infatti alcuni, ricordandosi della suo antica fama, avevano pietà della sua età, la maggior parte, per la verità si adiravano con lui per il sospetto di tradimento, e principalmente perché aveva favorito il partito degli aristocratici. Per questo non fu data ad alcuno il permesso di difenderlo. Quindi, condannato a morte, fu portato via da undici uomini, ai quali ad Atene i condannati a morte sono soliti essere affidati. Mentre veniva condotto a morte, gli venne incontro Eufileto, di cui era molto amico, che poiché gli disse piangendo: “O quali infamie sopporti, Focione”  a lui egli rispose: “Ma non inattese! Infatti questa fine – persuaditi – ebbero la maggior parte degli uomini Ateniesi illustri!” A tale punto giunse l’odio della folla che non si poté persuadere nessun cittadino a seppellirlo. Perciò venne sepolto dai servi di notte.