Le api e altri insetti

Nullo fere insectorum genere semper eadem (la stessa) forma servatur, sed saepe species commutatur. Nam initio vitae, cum ex ovis exsiliunt, larvae sunt, deinde nymphae (crisalidi) tenui crusta tectae (ricoperte), postremo insecta. Apium genera plus quam centum milia sunt. Multa insecta hominibus molesta sunt; alia arboribus nocent. Multa, contra, utilissima. Nam a nonnullis, ut apibus, cibus hominibus praebetur. Apis quaternas habet alas, pedes senos, bina in capite cornicula et unum rostrum (pungiglione), quo (con cui) sucum ex floribus haurit. Habitant apes aut in vetustae arboris cavo aut in alvearibus et sunt triplicis generis. Una, ex omnibus magnitudine praestans, regina est et reginae omnes aliae parent. A regina sola pariuntur ova ad (sino a) decies centena milia: ex ovo singulae larvae exsiliunt. Ab operariis apibus aliquamdiu larvae aluntur et postea nymphae fiunt (diventano), postremo operariae.

Traduzione

Quasi nessun genere di insetti conserva per sempre lo stesso aspetto, ma spesso le forme mutano. Infatti all’inizio della vita, quando vengono fuori dalle uova, sono larve, in seguito crisalidi ricoperte da un sottile guscio, in ultimo insetti. Le specie di api sono più di centomila. Molti insetti sono molesti per gli uomini; altri nuocciono alle piante. Molti, invece, sono utilissimi. Infatti da nessuno viene fornito cibo agli uomini come dalle api. Ciascuna ape ha quattro ali, sei zampe, due piccole corna sulla testa ed un pungiglione, con cui succhia la linfa dai fiori. Le api abitano nel cavo di vecchi alberi oppure in alveari e sono di tre generi. Una sola, più importante di tutte per grandezza, è la regina e tutte le altre obbediscono alla regina. Solo dalla regina vengono deposte le uova sino a dieci volte centomila: singole larve escono da un uovo. Le larve vengono alimentate per qualche tempo dalle api operaie ed in seguito diventano ninfe, da ultimo operaie.