Un console immolatosi per la patria

Publius Decius, cui cognomen Muri additum est, Valerio consule, tribunus militum fuit et legionibus praefuit. Cum olim exercitus Romanus in angustiis teneretur, Decius collem imminentem hostium castris occupavit, hostibus repentino impetu terrorem inierit et consuli Valerio spatium dedit subducendi agmen in aequiorem locum. Quare ab exercitu donatus est corona civica, quae dari solebat iis qui cives, obsidione circumdatos, liberassent. Consul postea fuit bello Latino cum Manlio Torquato. Tunc, cum uterque consul per somnia cognovisset ei populo victoriam destinari, cuius dux in proelio cecidisset, inter se convenerunt ut is consul, cuius cornu in acie laboraret, diis Manibus se devoveret ut patriam salvam faceret. Cum inclinatam suam partem Decius vidisset, se et hostes Manibus devovit. Tunc armatus, equo insidens, se in medios hostes immisit, qui universi in eum impetum fecerunt. Tandem corruit, obrutus telis et acerrime pugnans, et victoriam patriae peperit.

Traduzione

Publio Decio, al quale fu aggiunto il soprannome di Mure, fu tribuno militare sotto il console Valerio. Quando un giorno l’esercito romano fu bloccato in un luogo stretto, Decio occupò un colle che sovrastava l’accampamento dei nemici, infuse loro terrore con il suo improvviso attacco e diede al console Valerio il tempo di condurre le schiere in un luogo più favorevole. Per questo gli fu donata dall’esercito la corona civica, che era uso che venisse data a coloro che avessero liberato i cittadini circondati dall’assedio. In seguito fu console nella guerra latina con Manlio Torquato. Allora, poiché entrambi i consoli attraverso i sogni seppero che la vittoria era destinata a quel popolo il cui comandante fosse caduto in battaglia, convennero fra loro che quel console la cui ala dello schieramento si fosse trovata in difficoltà, si sarebbe sacrificato agli dei Mani per far salva la patria. Quando Decio vide la sua ala in ritirata, consacrò se stesso ed i nemici ai Mani. Poi, armato, spronando il cavallo penetrò in mezzo ai nemici che lo assalirono tutti insieme. E quindi cadde, ricoperto di frecce e combattendo duramente e procurò la vittoria alla patria.