L’eclissi è un fenomeno naturale

Omnium interest ad rei publicae salutem imperatores peritos esse non solum rei militaris, verum etiam omnium artium et disciplinarum quae ad milites regendos pertinent. Quanti aestimanda sit in bono imperatore scientia rerum caelestium ex hoc exemplo intellegi potest. Nam mihi in mentem venit Sulpicii Galli, qui vir maximi ingenii et doctrinae fuit et magister equitum in bello, quod gerebat populus Romanus contra Macedonum regem. Hic prudentissimus naturalis scientiae erat et sidera eorumque motus penitus noverat. Cum in Macedonia, nocte serena, luna candens et plena subito defecisset et exercitus, religione et metu turbatus, spem rei bene gerendae abiecisset, Sulpicius, disciplinae cuius studiosissimus fuerat memor, non dubitavit militibus persuadere nullum esse prodigium nec quicquam arcani vel divini in eo inesse, cum lunae vel solis defectiones semper certis temporibus fierent. Simul eos hortatus est ne quid prodigii in ea re timerent, sed homines forti animo se praeberent. Quibus verbis animos eorum confirmavit effecitque ut eos vani timoris valde pigeret. Nam boni imperatoris est non solum corpora sed etiam animos suorum confirmare. (da Cicerone)

Traduzione

Interessa a tutti per la salvezza dello stato che i comandanti siano esperti non solo di arte militare, ma anche di tutte le tecniche e regole che riguardano la gestione dell’esercito. Quanto sia da apprezzare in un buon comandante la conoscenza degli eventi del cielo si può comprendere da questo esempio. Così mi viene in mente di Sulpicio Gallo, che fu uomo di grandissimo ingegno e cultura e comandante della cavalleria nella guerra che il popolo romano conduceva contro il re dei Macedoni. Egli era molto esperto di scienze naturali e conosceva profondamente le stelle ed i loro moti. Quando in Macedonia, in una notte serena, la luna splendente e piena improvvisamente scomparve e l’esercito, turbato dal terrore e dal timore degli dei, abbandonava la speranza di affrontare bene gli eventi, Sulpicio, memore della scienza di cui era stato appassionato, non esitò a convincere i soldati che non vi era nessun prodigio e neppure c’era qualcosa di arcano o divino in esso, poiché le eclissi di luna o di sole avvengono sempre in tempi definiti. Nello stesso tempo li esortò a non temere alcunché di prodigioso in quell’avvenimento, ma di mostrarsi uomini di animo forte. Con quelle parole rafforzò i loro animi e fece in modo che si vergognassero della inutile paura. Così è proprio di un buon comandante rafforzare non solo i corpi, ma anche gli animi dei suoi.