La prima guerra civile

Anno sexcentesimo sexagesimo secundo ab Urbe condita primum bellum civile exarsit et causam belli Marius, sexies consul, dedit. Nam, cum bellum contra Mithridatem Mario senatus commisisset, Sulla, qui (che) tum in Campania exercitum suum adparabat, iratus Romam venit cum duobus milibus militum et Marium fugavit; is ad paludem Minturnensem fugit et ibi per sex dies in limo latuit. Tandem, cum Marius in Africam confugisset, Sulla ad bellum contra Mithridatem movit; sed, dum Sulla in Asia cum Mithridate bellat, Marius Romam remeavit et cum Cornelio Cinna, Sullanorum duce, bellum renovavit. Tunc plures quam sexaginta senatores et triginta duos consulares Mariani interfecerunt vel proscripserunt cum etiam domum Sullae evertissent. Quare Sulla, cum ex Asia Romam revertisset, partes Marii, qui (che) interea e vita decesserat, apud portam Collinam profligavit. Tunc caedes horribiles nefandasque victores renovaverunt et multa milia civium insatiabili ira necaverunt.

Traduzione

Nell’anno seicentosessantaduesimo dalla fondazione di Roma divampò la prima guerra civile e fu Mario, per sei volte console, a dare origine alla guerra. Infatti quando il senato affidò a Mario la guerra contro Mitridate, Silla, che allora addestrava il suo esercito in Campania, furente venne a Roma con duemila soldati e mise in fuga Mario; questi fuggì alla palude di Minturno ed ivi per sei giorni si nascose nel fango. Poi, quando Mario si rifugiò in Africa, Silla partì alla guerra contro Mitridate; ma, mentre Silla combatte in Asia con Mitridate, Mario ritornò a Roma e riprese la guerra con Cornelio Cinna, capo dei Sillani. Allora i Mariani uccisero o bandirono più di sessanta senatori e trentadue consolari mentre distruggevano anche la casa di Silla. Perciò Silla, ritornando dall’Asia, sconfisse presso la porta Collina i seguaci di Mario che nel frattempo era morto. Allora i vincitori ripresero le orribili e nefande stragi ed uccisero molte migliaia di cittadini con ira insaziabile.