Religiosità di Agesilao

Agesilaus Lacedaemoniorum rex religiosissimus fuisse traditur. Ei Atticam invasuro obsistere conati sunt Athenienses et Boeotii ceterique eorum socii, quos omnes ille apud Coroneam vicisse traditur. Huius victoriae longe maxima fuit laus quod, cum plerique victi ex fuga in templum Minervae confugissent et milites quaererent quid vellet de iis fieri, ipse, cum iratus videretur iis, qui adversus eum arma sumpserant, tamen irae antetulit religionem et eos vetuit violari, quia in tutela numinum essent. Neque in Graecia solum templa deorum sancta et inviolabilia habuit, sed etiam apud barbaras nationes summa religione simulacra arasque numinum conservavit. Nam dictitabat mirari se non in sacrilegorum numero haberi eos, qui supplices deorum violarent. da Cornelio Nepote

Traduzione

Si racconta che Agesilao, re dei Lacedemoni fosse molto religioso. Tentarono di opporsi alla sua invasione dell’Attica gli Ateniesi i Beoti e tutti gli altri alleati, che tutti, come è noto, egli sconfisse presso Coronea. Fu grande lode della sua vittoria il fatto che, poiché la maggior parte dei vinti nella fuga si rifugiarono nel tempio di Minerva ed i soldati chiedevano cosa volesse farne di loro, che appariva irato verso coloro che avevano preso le armi contro di lui, pur tuttavia antepose la pietà all’ira e impedì di violarli, perché erano sotto la tutela dei numi. E non ebbe come santi ed inviolabili solo i templi della Grecia, ma anche presso i popoli barbari conservò con sommo rispetto le effigi e gli altari degli dei. Infatti era solito dire di meravigliarsi che non  si trovassero nel novero dei sacrileghi coloro che violavano i supplici degli dei.