Un corteo trionfale

Imperator, ut in patriam revertit, anno centesimo tricesimo quarto ante Christum natum, nona die post reditum, egit splendidissimum et magnificentissimum triumphum. Per quattuor dies omnes viae magna multitudine civium plaudentium refertae fuerunt. Prima die, circa horam tertiam, incepit procedere pompa triumphalis. Ante omnia ducentae bestiae procedebant, inter quas (fra le quali) viginti quattuor elephantes, decem leones inusitatae magnitudinis, quindecim ursi, viginti tigres, plurimi cameli. Deinde processerunt duo milia captivorum ab hora sexta usque ad horam undecimam, lento gradu et maesto vultu. Alterum diem in sacrificiis deorum consumpserunt. Tertia die ludos magnificentissimos celebraverunt. Quarta imperator ipse (in persona) in viis curru eburneo vehitur (passa), ornatus spoliis hostium, lauream coronam in capite gerens.

Traduzione

Il comandante, quando tornò in patria, nell’anno 134 a.C., nove giorni dopo il rientro, celebrò uno splendidissimo trionfo. Per quattro giorni tutte le vie furono colme di una grande moltitudine di cittadini plaudenti. Il primo giorno, intorno alle nove , iniziò ad avanzare il corteo trionfale. Davanti a tutto  procedevano duecento animali, fra i quali erano ventiquattro elefanti, dieci leoni di inusitata grandezza, quindici orsi, venti tigri e molti cammelli. Di seguito sfilarono duemila prigionieri da mezzogiorno fino alle cinque del pomeriggio, con passo lento e volto triste. Trascorsero il giorno dopo in sacrifici agli dei. Il terso giorno celebrarono giochi magnifici. Il quarto giorno il comandante in persona passa per le vie sul carro d’avorio, adorno di spoglie dei nemici, portando in capo la corona d’alloro.