Elogio degli uccelli

Aves animalia laetissima et fortunatissima ex omnibus videntur (sembrano). Nam vitam agunt liberam et magis variam quam terrestria et aquatica animantia, cum per immensa caeli spatia celerrimo alarum motu volare possint et ab infima terrae parte ad summum aèris fastigium facillime adsurgére. Praeterea visus et auditus earum longe omnium animalium acerrimi sunt, ita ut de caelo spectacula magnificentissima et maxime varia spectare possint. Nec minor celeritas alarum et vis membrorum est: sic per plurimas regiones, per vastissima maria montesque praealtos quotannis migrant ut ad calidiores terras perveniant ubi mitior est aèr, minus acria frigora et tepidiores tolerabilioresque hiemes. Iucundissimum autem naturae donum est in avibus cantus, quia nulla vox animantium gratior et suavior est quam avium, cum guttur docilissimum ad flexus et modulationem vocis habeant.

Traduzione

Gli uccelli sembrano gli animali più lieti e fortunati di tutti. Infatti conducono una vita libera e più varia degli animali terrestri ed acquatici perché con velocissimo movimento delle ali possono volare per gli immensi cieli ed alzarsi  facilmente dalla parte più bassa della terra alla somma altezza dell’aria. Inoltre la loro vista e l’udito sono i più acuti di tutti gli animali sì che possano ammirare dal cielo spettacoli magnifici e di grandissima varietà. Né la forza delle membra è minore della velocità delle ali: così ogni anno migrano per molte regioni, per i mari più vasti e monti più alti per raggiungere le terre più calde dove il clima è più mite, i freddi meno acuti e gli inverni più tollerabili. Gradevolissimo poi negli uccelli è il dono del canto, perché nessuna voce di animale è più gradevole e soave di quella degli uccelli, perché hanno una gola docilissima alla flessione ed alla modulazione della voce.