Talvolta crolli sotterranei generano terremoti

Cum dissimiles hi motus inter se sint, causae quoque eorum diversae sunt. Prius ergo de motu quatiente dicamus. Si quando magna onera per vices vehiculorum plurium tracta sunt et rotae maiore nisu in salebras inciderunt, terram concuti senties. Asclepiodotus tradit: cum petra e latere montis abrupta cecidisset, aedificia vicina tremore collapsa sunt. Idem sub terris fieri potest ut ex his quae impendent rupibus aliqua resoluta magno pondere ac sono in subiacentem cavernam cadat, eo vehementius quo aut plus ponderis venit aut altius; et sic commovetur omne tectum cavatae vallis. Nec tantum pondere suo abscindi saxa credibile est sed, cum flumina supra ferantur, assiduus umor commissuras lapidis extenuat et cotidie aliquid his ad quae religatus est aufert et illam, ut ita dicam, cutem qua continetur abradit. Deinde longa per aevum deminutio usque eo infirmat illa quae cotidie attrivit ut desinant esse oneri ferendo. Tunc saxa vasti ponderis decidunt; tunc illa praecipitata rupes quicquid mobilis rei percussit non passura consistere, «cum sonitu venit», ut ait Vergilius noster. Seneca

Traduzione

Perché questi moti siano fra loro diversi, anche le loro cause sono diverse. Quindi parliamo innanzitutto del moto sussultorio. Se grandi pesi avanzano trascinati da una fila di molti carri e le ruote, per il maggiore sforzo incappano nelle asperità, sentirai che la terra è scossa. Asclepiodoto afferma: poiché è caduto un masso staccatosi dal fianco di una montagna, le case vicine sono crollate per la scossa. La stessa cosa può avere luogo sotto terra, cioè fra queste rupi che incombono, qualcuna, staccatasi, precipiti con gran peso e rumore nella caverna sottostante tanto più violentemente per maggior peso o per maggiore altezza; e così viene sconvolto tutto il tetto della cavità. E non è credibile che le rocce si stacchino solamente per il loro peso  ma, qualora sopra scorrano dei fiumi, l’umidità continua indebolisce le attaccature della pietra ed ogni giorno porta via qualcosa alle parti cui essa è attaccata e erode quella – per così dire – colla da cui è tenuta insieme. Quindi una lunga erosione nel tempo indebolisce le parti che logora ogni giorno finché esse non sono più in grado di reggere il peso. Allora precipitano massi estremamente pesanti; allora quella rupe caduta, colpisce qualunque cosa di instabile non grado di resistere, “arriva con gran rumore” come dice il nostro Virgilio.