Pregio delle novità

TESTO

Earum rerum, quae parvae usitataeque sunt et quas quotidie videmus, memores et studiosi (curiosi) non sumus, quia animus hominum solum quae nova et incredibilia sint curat. Itaque res, quas ante oculos quotidie cernimus, animum nostrum non movent. At earum rerum, quas in pueritia vidimus, memoria permanet immutabilis per totius vitae annos. Huius rei una causa est: quod usitatae res facile ex memoria excedunt, insignes et novae diutius manent in animo. Solis exortus, cursus, occasus, quia quotidie fiunt (accadono), nullam admirationem excitant. Eclypses solis maiore cum admiratione spectamus quam lunae, quia hae crebriores sunt. Nam animum nostrum vulgaris et usitata res non excitat; novitas causa admirationis est.

TRADUZIONE

Noi non siamo attenti e curiosi di quelle cose che sono piccole e usuali e che vediamo ogni giorno, perché l’animo degli uomini si interessa solamente di quelle che sono nuove ed incredibili. Perciò le cose che abbiamo dinanzi agli occhi ogni giorno non toccano il nostro animo. Ma la memoria di quelle cose che abbiamo visto nella fanciullezza rimane immutabile per gli anni della vita intera. Di ciò è causa una sola cosa: che le cose usuali facilmente sfuggono alla memoria, le notevoli e nuove rimangono nell’animo più a lungo. Il sorgere del sole, il percorso, il tramonto, che accadono ogni giorno, non suscitano nessuna meraviglia.  Osserviamo le eclissi di sole  con maggiore meraviglia rispetto a quelle di luna, perché queste sono più frequenti.  Infatti le cose comuni ed usuali non stimolano il nostro animo; la novità è causa di meraviglia.