Una sommossa popolare

TESTO

Magno natu quidam cum omnium malorum suorum insignibus se in forum proiecit. Obsita erat squalore vestis, foedior corporis habitus (l’aspetto) pallore ac macie peremptus; ad hoc promissa barba et capilli efferaverant speciem oris. Noscitabatur tamen in tanta deformitate, et olim centurionem fuisse aiebant, aliaque militiae decora vulgo commemorabant. Ipse testes honestarum pugnarum cicatrices adverso pectore ostentabat. Sciscitantibus unde ille habitus, unde deformitas essent, Sabino bello respondit se militantem, propter populationes agri non fructu modo caruisse, sed omnia sibi direpta, pecora abacta.

Quibus malis adflictum, aes alienum fecisse. Id cumulatum usuris, primo se agro paterno exuisse; deinde a creditore non se in servitium sed in ergastulum ductum esse. Inde ostentare tergum foedum recentibus vestigiis verberum. Ad haec visa auditaque clamor ingens oritur. Non iam foro se tumultus tenet, sed passim totam urbem pervadit. Nullo loco deest seditionis voluntarius comes; multis passim agminibus per omnes vias cum clamore in forum curritur. (da Livio)

TRADUZIONE

Un uomo attempato con i segni di tutti i suoi guai irruppe nel foro. La veste era coperta di sudiciume. L’aspetto del corpo ancora più vergognoso distrutto dal pallore e dalla magrezza; oltre ciò barba e capelli lunghi gli davano un’aria selvaggia. Benché sfigurato, era stato riconosciuto e si diceva che fosse stato un centurione e tutti insieme ricordavano anche altri onori militari; lui stesso mostrava le cicatrici in pieno petto, testimoni di onorevoli battaglie. A coloro che chiedevano da cosa dipendesse la sua condizione, donde venissero le deformità egli rispose che, durante la sua militanza nella guerra Sabina, i saccheggi non solo avevano razziato il raccolto, ma gli avevano anche fatto a pezzi la fattoria e portato via il bestiame.

Che, colpito da quelle disgrazie aveva contratto debiti. Che questo, aggiunto all’usura, aveva portato via innanzitutto il podere paterno; che poi non era stato fatto schiavo, ma (addirittura) portato in carcere da un creditore.  Quindi mostrò la schiena orrenda per i segni delle frustate. Avendo visto ed udito tali cose, sorse un gran clamore. Ormai il tumulto non si limita al Foro, ma invade quasi tutta la città. In nessun luogo manca un compagno volontario alla sommossa; con molte schiere qua e la per tutte le strade si corre gridando verso il Foro.