Espansione romana in Italia

TESTO

Quae et quanta bella Romani cum Italiae gentibus gesserint inter omnes constat (è noto), nec quisquam nostrum ignorat quot pericula in iis obierint (abbiano affrontato). Nam Samnites olim eos vicerunt apud Furcas Caudinas eorumque exercitum cum utroque consule sub iugum miserunt tanto dedecore ut consules pacem petiverint.

Postea tamen iidem Samnites a Lucio Papirio consule profligati sunt et septem milia eorum sub iugum missa sunt eodem modo quo antea ipsi Romanos miserant. Circa idem tempus Appius Claudius censor aquae ductum Romae aedificavit et viam, quae ab eius nomine a Romanis Appia appellata est, stravit.

TRADUZIONE

Quali e quante guerre i Romani portarono alle genti d’Italia è noto a tutti, e nessuno di noi ignora quanti pericoli vi abbiano affrontato. Certo solo i Sanniti li batterono presso le Forche Caudine e mandarono sotto il giogo il loro esercito con ambedue i consoli con così tanta disonore che i consoli chiesero la pace.

In seguito, però gli stessi Sanniti furono sconfitti dal console Lucio Papirio e settemila di loro furono mandati sotto il giogo nello stesso modo con il quale proprio loro avevano mandato i Romani. Quasi nello stesso tempo il Censore Appio Claudio edificò l’acquedotto di Roma ed aprì la strada che dal suo nome venne chiamata Appia dai Romani.