Anassagora, maestro di Pericle

Anaxagoras Clazomenius, non solum nobilitate generis sed etiam animi magnitudine praeclarus, totum patrimonium propinquis amicisque suis sponte diviserat, ut rerum naturae contemplationi se traderet. Cum Athenas venisset, in urbem omnium doctrinarum inventricem, eum praeceptorem Pericles habuit. Nonnumquam tamen accidit ut, multis districtus negotiis, discipulus Anaxagoram neglegere videretur (sembrasse); unde senex, quia id aegre ferebat, vitam inedia finire statuit. Quo nuntio perculsus Pericles, statim ad eum advolans, oravit ut vellet vivere sibique amicum conservare. Cum postea philosophus, impietatis reus, in iudicium esset vocatus, quod unum deum agnoscere se profiteretur, Pericles effecit ut incolumis aufugere posset.  Cicerone

TRADUZIONE

Anassagora Clazomenio, famosissimo non solo per nobiltà di famiglia, ma anche per grandezza d’animo, aveva diviso spontaneamente l’intero patrimonio fra i suoi amici più vicini per darsi alla contemplazione dei fenomeni della natura. Quando arrivò ad Atene, nella città inventrice di tutte le scienze, Pericle lo ebbe come precettore. Talvolta tuttavia avvenne che, preso dai molti affari, il discepolo sembrasse trascurare Anassagora: per cui il vecchio, che mal sopportava ciò decise di por fine alla vita con il digiuno. Colpito da questa notizia Pericle, precipitandosi da lui, pregò che decidesse di vivere e  si mantenesse suo amico. Quando in seguito il filosofo, accusato di empietà, venne convocato in giudizio perché professava di riconoscere un solo dio, Pericle fece sì che potesse fuggire incolume.