Le dune del deserto battriano

Multiplex et varia Bactrianae terrae natura est. Alibi (In alcune zone) multae arbores et vites largos mitesque fructus alunt, solum pingue crebri fontes rigant, agri frumento conseruntur, prata armentis pabula praebent. Magnam partem deinde eiusdem terrae steriles harenae tenent; squalida siccitate, regio non homines, non fruges alit. Cum vero venti a Pontico mari spirant, converrunt quidquid sabuli in campis iacet, et id, ubi cumulatum est, magnorum collium speciem praebet, omniaque pristini itineris (pista) vestigia eradunt. Itaque qui transeunt campos, navigantium modo sidera observant, ad quorum cursum iter suum dirigunt et propemodum clarior est noctis umbra quam lux (giorno). Sed interdiu invia est regio, quia nec vestigium, quod sequantur, inveniunt et nitor siderum caligine vaporis absconditur; ceterum, si quos ille ventus qui a mari exoritur deprehendit, eos harena obruit.

TRADUZIONE

Complessa e varia è la natura della terra Battriana. In alcune zone molti alberi ed estese vigne nutrono grandi e dolci frutti, fonti abbondanti irrigano un fertile suolo, si coltivano campi con frumento, i prati offrono pascoli agli armenti. Gran parte poi dello stesso territorio è coperto di sterile sabbia; la regione, desolata dalla siccità non nutre né uomini né prodotti della terra.  Quando poi i venti spirano dal mare Pontico (il mar Nero), spazzano via qualunque cosa giace nelle distese di sabbia, e ciò, quando si accumula, forma una sorta di grandi colli e cancella ogni traccia delle piste esistenti. E perciò coloro che attraversano le pianure,  osservano le stelle alla maniera dei naviganti, guidano il proprio viaggio dal corso di quelle e quasi è più chiaro il buio della notte che il giorno. Ma di giorno la regione è impraticabile, perché non trovano tracce da seguire e lo splendore delle stelle viene nascosto dalla nebbia; inoltre, se quel vento che nasce dal mare li cattura, la sabbia li ricopre.