Sicurezza di un comandante

Pompeius, ut postea ex captivis cognitum est, suorum omnium hortatu, suis viribus confisus, statuerat postero die proelio decertare. Namque in consilio superioribus diebus dixerat fore ut facile Caesaris exercitus pelleretur. Id cum essent plerique admirati, «Scio» inquit «me paene incredibilem rem polliceri, sed rationem consilii mei accipite, quo firmiore animo ad proelium prodeatis. Ego equitibus nostris persuasi ut dextrum cornu Caesaris ab latere aggrederentur et, circumventa a tergo acie, sic perturbatum exercitum pellerent. Ita sine periculo legionum et paene sine vulnere bellum confici posse confido. Id autem difficile non est, cum tantum equitatu valeamus». Simul omnes hortatus est ut animo essent parati neve suam et commilitum spem fallerent.

TRADUZIONE

Pompeo, come in seguito si seppe dai prigionieri, esortato da tutti i suoi, fidando nelle proprie forze aveva deciso di dare battaglia il giorno seguente. Infatti nell’assemblea dei giorni precedenti aveva detto che l’esercito di Cesare sarebbe stato respinto facilmente. Essendo la maggior parte meravigliati di ciò, “Lo so, disse, che sto promettendo una cosa quasi incredibile, ma accettate il ragionamento del mio proposito, perché usciate in battaglia con animo più fermo. Ho convinto i nostri cavalieri ad aggredire di lato l’ala destra di Cesare e, aggirato lo schieramento alle spalle, respingere l’esercito così sconvolto. Così senza pericolo delle legioni e quasi senza una ferita confido di poter concludere la guerra. Questo poi non è difficile, poiché siamo così forti con la cavalleria”. Allo stesso tempo esortò tutti a stare pronti nell’animo e non deludere  l’aspettativa sua e dei commilitoni.