TRADUZIONE
I pirati infestavano tutti i mari così che per i romani vincitori in tutto il mondo la sola navigazione non era sicura. Si cercava chi dovesse condurre questa guerra. Gneo Pompeo la portò a termine in pochi mesi con grande fortuna e rapidità. Subito dopo gli fu affidata anche la guerra contro il re Mitridate e Tigrane. Avendola intrapresa, in un combattimento notturno vinse Mitridate in Armenia Minore, distrusse l’accampamento, uccise molti nemici, del suo esercito perse solo venti soldati e due centurioni. Mitridate fuggì con la moglie e alcuni compagni e non molto dopo, accanendosi contro i suoi, per una sedizione di Farnace, suo figlio, costretto alla morte, prese il veleno. Questa fine ebbe Mitridate. Perì dunque presso il Bosforo, uomo di grande operosità e saggezza. Regnò per sessanta anni, ne visse settantadue, stette in guerra contro i Romani per quaranta anni. Pompeo poi portò guerra a Tigrane. Egli si consegnò a lui ed andò nell’accampamento di Pompeo a sedici miglia da Artàssata e poiché si era prostrato alle ginocchia di Pompeo, pose nelle mani di quello la sua corona. Che Pompeo gli restituì, e tuttavia lo punì con la multa di parte del regno e grande quantità di denaro, poiché aveva portato guerra ai Romani senza motivo.