Le cose volgono al peggio per i Romani (pag. 371)

Dum haec in Hispania geruntur, Petelia, aliquot mensibus postquam coepta oppugnari erat, ab Himilcone expugnata est. Multo sanguine ac vulneribus ea victoria stetit nec ulla magis vi quam fame urbs capta est. Absumptis enim alimentis frugum carnisque, coriis herbisque et radicibus et corticibus teneris vescebantur. Tandem cum vires et arma ad defensionem urbis defecissent, ab hostibus expugnati sunt. Recepta Petelia, Hannibal ad Consentiam arma traiecit, quam intra paucos dies in deditionem accepit eiusque civibus pepercit ut sibi amicos redderet. Iisdem ferme diebus etiam Bruttiorum exercitus Crotonem, Graecam urbem, obsidione circumdedit, opulentam quondam armis virisque, tum adeo multis cladibus adflictam ut minus quam viginti milia civium superessent. Itaque urbe, a defensoribus vasta, facile hostes potiti sunt. Et Locrenses defecere ad Bruttios Poenosque, cum eorum multitudo a principibus decepta esset. Rheginis tantummodo persuaderi non potuit ut ab amicitia Romanorum desciscerent, quamvis cibo et armis carerent et eis Hannibal minaretur. Tandem a senatu duae legiones ad eis opitulandum missae sunt.

da Livio

TRADUZIONE

Mentre si svolgevano questi eventi in Spagna, Petelia, alcuni mesi dopo che si era iniziato ad assediarla, fu espugnata da Imilcone. Molto sangue e ferite costò quella vittoria e la città fu presa da nessuna violenza più che per fame. Consumate infatti le provviste di frumento e carne, vivevano di erbe, radici e cortecce tenere. Alla fine, poiché erano venute a mancare le forze e le armi per la difesa della città, furono conquistati dai nemici. Presa Petelia, Annibale trasferì le truppe a Cosenza, della quale in pochi giorni ottenne la resa e ne risparmiò i cittadini affinché gli restituisse gli amici. Più o meno negli stessi giorni anche l’esercito dei Bruzzii cinse d’assedio Crotone, città greca, un tempo potente per armi ed uomini, ma allora a tal punto prostrata per le molte sconfitte che sopravvivevano meno di ventimila cittadini. Perciò  i nemici si impossessarono facilmente della città abbandonata dai difensori. Anche i Locresi passarono ai Bruzzii e ai Cartaginesi, essendo stata la loro popolazione ingannata dai capi. Solo i Reggini Annibale non riuscì a persuadere a separarsi dall’alleanza dei Romani, sebbene mancassero di cibo e armi e li minacciasse. Alla fine dal senato vennero mandate in aiuto due legioni.