L’imperatore Otone (pag. 360)

Marcus Otho imperator a prima adulescentia prodigus ac procax fuit adeo ut saepe flagris obiurgaretur a patre. Ferebatur vagari noctu solitus esse et, si quem invalidum aut potulentum obvium invenisset, eum corripere et, in distento sago impositum, in sublime iactare. Facile summum inter Neronis amicos locum tenuit ob congruentiam morum. Provinciam Lusitaniam per decem annos administravit moderatione atque abstinentia singulari. Maiores eius orti sunt oppido Ferentio, familia vetere honorataque, ex principibus Etruriae. Avus eius Marcus Salvius, patre equite, matre humili, per gratiam Liviae Augustae, in cuius domo creverat, senator est factus. Pater Lucius Otho, materno genere praeclarus, tam similis facie Tiberio principi fuit ut plerique procreatum ex eo crederent. Ex Albia Terentia, splendida femina, duos filios genuit, Lucium Titianum et Marcum. (da Svetonio)

TRADUZIONE

L’imperatore Marco Otone fin dalla prima adolescenza fu prodigo e scostumato, tanto da essere spesso punito dal padre con lo staffile. Si diceva che fosse solito andare in giro di notte e che, se si trovava di fronte qualcuno mal ridotto o ubriaco lo afferrava e, dopo averlo messo su un mantello steso, lo lanciava in alto. Ebbe facilmente il posto più alto tra gli amici di Nerone grazie alla similarità dei costumi. Per dieci anni governò la provincia di Lusitania con particolare equilibrio ed integrità. I suoi antenati furono originari dalla città di Ferento, da una famiglia antica ed illustre, tra le più eminenti dell’Etruria. Suo nonno Marco Salvio, di padre cavaliere, di madre di socialmente inferiore, per l’appoggio di Livia Augusta, nella cui casa era cresciuto, fu fatto senatore. Il padre Lucio Otone, illustre per stirpe materna, fu così simile d’aspetto al principe Tiberio che i più lo ritenevano generato da lui. Da Albia Terenzia, nobile donna, ebbe due figli, Lucio, Tiziano e Marco.