da Curzio Rufo
TRADUZIONE
Aristotele, che superava per cultura tutti gli uomini della sua epoca, fu colmato di grande onore e dei più grandi doni da Filippo. Questa ne è una prova. Agli Olinti, poiché erano vicini ai Macedoni e non inferiori per forza, dava fastidio che le ricchezze di Filippo crescessero troppo. Infatti si erano persuasi che lui minacciasse tutti i territori confinanti e che egli era un grandissimo pericolo per la libertà di tutti. Si combatté molto duramente e assai crudele fu l’ira di Filippo vincitore, che non risparmiò affatto la città degli Olinti. Rase al suolo la città conquistata e i suoi cittadini furono venduti schiavi. Anche verso le altre città si comportò con grande crudeltà e Stagira, patria di Aristotele venne distrutta dai soldati. Infatti il re non aveva potuto fermare la violenza dei soldati. Tuttavia in seguito ricostruì di nuovo la città e stabilì per i suoi cittadini nuove e benefiche leggi delle quali poi poterono sempre giovarsi. Donò ad Aristotele numerosissimi regali e lo persuase ad avere cura della istruzione del figlioletto Alessandro. Incarico che egli svolse con grande diligenza.